Pasqua Vini: 30 etichette per celebrare la femminilità

Le donne, come il vino, possono cambiare il mondo, per questo è sempre bello poterle celebrare al meglio. Ed è proprio questo l’intento di Pasqua vini nell’ultimo progetto in collaborazione con Wired Italia e Clorophilla. 30 donne provenienti dal mondo STEM (l’acronimo che riunisce i quattro settori: Science, Technology, Engineering e Mathematics), per altrettante etichette d’autore, nel segno di Cecilia Beretta.

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Donne come portavoci del cambiamento: il caso di Cecilia Beretta

Gli ambiti della scienza e della tecnologia vengono spesso associati al campo maschile, ma in realtà sono molte le donne che ne fanno parte. Anche se in minoranza, le donne del mondo hi-tech hanno spesso un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di innovazione grazie alla tenacia, allo studio, alla ricerca dell’eccellenza e alla passione che le contraddistungue. E’ questo il caso di Cecilia Beretta, presa come figura iconica da Pasqua Vini per celebrare 30 donne che, come lei, hanno in qualche modo cambiato il mondo.
Cecilia Beretta era la primogenita del conte Giuseppe Beretta che visse nella seconda metà del Settecento. Una donna colta e raffinata che accolse nel suo salotto intellettuali, artisti e musicisti provenienti da tutta Europa. Ma fu prima di tutto una presenza volitiva ed empatica capace, con le sue iniziative filantropiche e le sue attività di mecenatismo, di restituire anche alla collettività di cui faceva parte. Grazie ad un team tutto al femminile, Pasqua Vini ha trasmesso questi valori in una linea di Valpolicella proprio a lei dedicata. Alla regia Graziana Grassini, una tra le prime donne winemaker italiane e figura di rilievo nel panorama vitivinicolo italiano, allieva di Giacomo Tachis.

30 donne, 30 storie, 30 etichette

Creatività e talento sono le due parole chiave che accomunano tutte le donne coinvolte nel progetto, che viene presentato sia mediante le etichette della cantina che nelle pagine del celebre magazine d’innovazione Wired. Tra le protagoniste spiccano nomi di rilievo in ambito tecnologico, ecologico, artistico e digitale. Un esempio è Enrica Arena, founder di Orange Fiber, azienda che recupera gli scarti delle arance di Sicilia trasformandole in tessuto, coniugando così moda, cibo e sostenibilità. Come altre figure abbiamo Chiara Montanari, capo missione di importanti spedizioni scientifiche in Antartide; Elena Lavezzi, dirigente di Revolut per l’Europa meridionale, prima nella mobilità con Uber e poi nelle criptovalute con Circle; Francesca Dominici, direttrice della Data Science Iniziative di Harvard e con una passione smisurata per la biostatica e l’aggregazione di big data. E ancora Julie Freeman, artista digitale  e autrice di The Lake e di I̶n̛t͘e͟rf̕e̢ren̵ce, che in TED ha trovato casa e crede nei dati come nuova frontiera dell’arte; Kristina Tsvetanova, fondatrice di Blitab, un passato da nerd ma che oggi realizza con la sua startup in Austria tablet per non vedenti, dove il linguaggio Braille è tradotto grazie a particolari cristalli liquidi; Marta Burgay, astrofisica e ricercatrice dell’Osservatorio di Cagliari, prima al mondo a scoprire un sistema binario di stelle di neutroni pulsanti e che oggi in Sardegna studia onde gravitazionali e segnali elettromagnetici in arrivo da altre galassie. E tante tante altre!

Le illustazioni d’artista

Complice nella realizzazione di questo progetto è stata la matita eclettica di Clorophilla. A lei è stato affidato il compito di tradurre in immagini lo sguardo appassionato di ricercatrici, imprenditrici, artiste, startupper che, attraverso la propria opera, hanno fatto cose straordinarie in Italia e nel mondo. Ludovica Basso, in arte Clorophilla, infatti è un’artista fuori dagli schemi che, grazie alla sua creatività e vocazione artistica tratta dal mare e dai suoi viaggi, risulta la mano perfetta per la rappresentazione di queste donne ispiratrici.
Accompagnano questo progetto le parole di Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia:

“Le tecnologie saranno sempre più protagoniste nei lavori del futuro e progetti come questo di Pasqua Vini vanno dunque nella direzione corretta: raccontare storie che siano di ispirazione per ribadire che è possibile inseguire sogni, passioni, ambizioni e felicità”.

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