Il Sei Gemme: storia di un’etichetta e del passaggio generazionale in Cantina del Tufaio

Nicoletta Loreti con l'etichetta del Sei Gemme

Può un’etichetta di vino trasmetterci della volontà di affermazione di un passaggio generazionale? Può davvero raccontarci questa storia? Quella firmata dall’artista Fran Fernandezper la nuova arrivata in casa Cantina del Tufaio, sì. Perché il Sei Gemme rappresenta il vino simbolo della sesta generazione di questa famiglia di vignaioli, voluto con determinazione dalla giovane Nicoletta Loreti. Il 9 e 10 novembre 2019 si è aggiunto un nuovo capitolo di una storia che si tramanda e si rinnova dal 1881, in un weekend all’insegna della saporita cucina local, della convivialità e, di certo, del buon bere. Venite con noi alla scoperta di questo vino, gemma (per l’appunto) di questa DOC Zagarolo.

Cantina del Tufaio
Colle Cancellata di Mezzo, 32 – 00039, Zagarolo(RM)
Sito | Instagram | Facebook | Sei Gemme
T: +39 06 9524502
E: info@cantinadeltufaio.it

Un calice di Prima Nicchia: un boost ancestrale per iniziare il tour della cantina

Appena arrivati, Nicoletta ci accoglie con una mescita generosa del Prima Nicchia – uno Spumante Metodo Ancestrale da uve Pinot Bianco, altra novità della casa – in questa splendida Cantina poco fuori Zagarolo, che subito ci è parsa ideale per una gita fuori porta da Roma. Dopo una chiacchiera tra i filari sotto il sole inaspettatamente caldo di novembre, ci affida al padre Claudio – non senza prima averci affidato un calice pieno in mano – che ci fa scoprire il mondo di questa cantina situata in questa DOC all’estremità dell’area dei Castelli romani. Dal 1881, la storia della Cantina del Tufaio è costellata da eventi che rendono chiaro come qui in Cancellata di Mezzo ci si rinnovi sì, ma con un occhio sempre rivolto alla tradizione. E con rispetto del duro lavoro dei propri avi, come di un terroir non sempre valorizzato così bene. Ma questa è un’altra storia.

la grotta scavata nel tufo

Dal vinum al pas dosé: la Cantina del Tufaio tra ieri, oggi e domani

Direzione, dunque? Dritti al cuore della cantina: la sua splendida grotta di tufo che tempo addietro ci aveva convinto a includere questa realtà tra le cantine da visitare assolutamente vicino Roma. In un’area in cui si coltiva sin dall’antichità la vitis vinifera, Claudio ci racconta come i suoi avi si decisero a scavare “a lume di una sola candela” una grotta nel tufo a 20 metri di profondità per ragioni di conservazione ottimale. Ma più che grotta, questo è uno scrigno: sì certo, del prezioso e unico spumante pas dosé della zona, che rappresenta l’inizio di attività nel 1990 e in un’epoca in cui il trend era incontrovertibilmente verso la produzione di romanelle e brachetti. Ma anche dei ricordi e le storie che ci racconta con dovizia di particolari durante questa visita guidata. Perché si tratta pur sempre di gioielli di infinito valore, che qui riposano nella quiete e nel fresco, insensibili al susseguirsi delle stagioni.

Pasta e fagioli mon amour

Ma si sa, il tempo vola quando ci si diverte! E dopo il rinfrescarsi della memoria, il rinfrescarsi dello spirito si rende decisamente necessario. E’ giunto quindi il tempo di gustarsi una saporita pasta e fagioli con finocchietto selvatico tipico della tradizione, con una selezione di formaggi, accompagnati da un calice di AmMaria rosso in perfetto abbinamento. Al quale segue un Sei Gemme al momento topico della porchetta: un pairing perfetto, a nostro avviso, dal momento che si sposa alla grande con i sentori di pepe presenti in entrambi. Concludiamo in dolcezza con delle ciambelline croccanti e il Passito Tufaio.

La nuova generazione con un’etichetta brillante firmata da Fran Fernandéz

Ed è qui che volevamo arrivare: al Sei Gemme. Perché se è vero che è proprio l’etichetta del vino che ci permette di farci un’idea sullo stile del produttore, da questa in particolare cosa si percepisce? Giovinezza e la volontà di condividere il passaggio generazionale. Perché nasce dalla curiosità e da una voglia di sperimentare così prorompente che solo a trent’anni si può avere. E che Nicoletta ha, e che le ha permesso di superare la pur stimolante reticenza del padre per ritornare sulle orme del nonno, in un percorso durato un anno costellato da difficoltà, dubbi, ma anche di fiducia e soddisfazioni.

Il Sei Gemme: la calligrafia della sperimentazione

Ed è proprio il concetto di sperimentazione unito a una grande ricerca che traspare creativamente da questa etichetta realizzata dal calligrafo, dal musicista e artista Fran Fernández che abbiamo avuto il piacere di conoscere questo weekend. È dunque un’etichetta calligrafica ad abbracciare sinuosa questo vino fermo da viti storiche di Malvasia Puntinata portata in sovra- maturazione, risultato di fermentazioni spontanee e di macerazioni presenti ma non invadenti. Ma perché Sei Gemme? Perché è con Nicoletta che è partita la sesta stirpe di vignaioli della famiglia. Gemme, per la preziosità della storia che porta alle spalle. Sei gemme a frutto, il metodo di potatura scelto per quelle viti piantate dal mitico nonno negli anni 40 che hanno contribuito alla preziosità di questi vini. L’etichetta ci comunica un mondo, ed è stato meraviglioso sbirciarci dentro attraverso questa finestra <3

Cantina del Tufaio
Colle Cancellata di Mezzo, 32 – 00039, Zagarolo(RM)
Sito | Instagram | Facebook | Sei Gemme
T: +39 06 9524502
E: info@cantinadeltufaio.it

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